Gateau di patate

PORZIONI: 4 persone

CALORIE: 300 kcal per porzione

DIFFICOLTÀ: Facile

Caposaldo della cucina partenopea

Il Gateau di patate (italianizzato in Gattò) è un piatto storico partenopeo, le cui radici risiedono però nella cultura culinaria francese. Con il termine gateau, infatti, si è soliti identificare in modo generico una qualsiasi torta ripiena, sia questa salata o dolce.

È considerato un piatto unico, dal momento che è composto da ingredienti abbastanza calorici, e si distingue dal suo predecessore francese per l’aggiunta di due elementi totalmente napoletani che poi hanno caratterizzato il piatto a tal punto da farne la versione più conosciuta: i formaggi (come provola e mozzarella fior di latte) e i salumi. Nel gateau napoletano, infatti, si può scegliere il salume da usare a proprio gusto: prosciutto cotto, mortadella, salame; tutti si accostano in modo più che armonioso con il resto degli ingredienti creando un tripudio di sapori.

Come tutte le ricette più buone, anche questa basa la sua fortuna sulla sola bontà degli ingredienti scelti, tutti chiaramente di origine povera, ma è la provola la vera e indiscussa protagonista di questo piatto. Questa piccola palla di formaggio di mucca affumicato è in grado di arricchire il pasticcio di un sapore estremamente particolare, che si integra in modo eccelso con i vari salumi utilizzati, creando così una vera e propria esplosione di gusto per le papille gustative.

Preparazione: 50 min

Cottura: 30 min

Tempo totale: 1h 20

Ingredienti

1 kg / Patate
2 / Uova
1/ spicchio di aglio
50 gr / Burro
50 gr / Parmigiano reggiano
100 gr / Mozzarella fior di latte
150 gr / Provola affumicata
50 gr / Prosciutto cotto o pancetta affumicata
50 gr / Mortadella
75 ml / Latte (circa 5 cucchiai)
q.b. / Sale fino
q.b. / Pepe nero
q. b / pangrattato

Procedimento

  1. Per prima cosa mettete le patate a lessare con la buccia finché non saranno diventate morbide. Dovrebbero volerci circa 20 minuti.
  2. Nel frattempo iniziate a prepare gli altri ingredienti: prendete i salumi (in questo caso cotto e mozzarella ma potete cambiarli a vostro piacimento), divideteli a metà e tagliate una delle due in striscioline fini, l’altra lasciatela com’è: a fette. Fate poi la stessa cosa con la provola: metà la grattugiate, metà la tagliate a fette sottili. La mozzarella, invece, tagliatela a cubetti di circa un centimetro l’uno e fatela scolare completamente.
  3. Una volta che le patate saranno morbide è il momento di scolarle e sbucciarle. Poi versatele in una ciotola e aggiungete 35 dei 50 gr di burro insieme anche ai circa cinque cucchiai di latte. Mescolate e lasciate che riposi un po’ (circa 10 minuti) così che si amalgami il tutto.
  4. Unite quindi al composto anche le striscioline dei salumi, la provola grattugiata, l’uovo e metà del parmigiano. Mescolate nuovamente poi assaggiate e aggiustate, se necessario, con sale e pepe.
  5. A questo punto procuratevi una pirofila da forno, imburratela con quel che resta del burro e poi cospargetela di pangrattato stando bene attenti a togliere la parte in eccesso. Riempitela quindi per metà con il composto preparato facendo in modo che la superficie sia ben livellata.
  6. Aggiungete quindi la mozzarella a cubetti scolata e il resto degli ingredienti: la provola e i salumi tagliati a fette. Ricoprire il tutto con la restante parte del composto di patate, cospargete di pangrattato, parmigiano e quel che resta del burro e infornate. Dopo circa 30 minuti il Gateau sarà pronto, buon appetito!

Lo sapevi che..

È stata la storia, con i suoi intrighi e giochi di potere, a permettere la nascita del Gateau di patate così come lo conosciamo oggi noi tutti. Ebbene sì, perché la basilare ricetta del Gateau (quella francese) arrivò alle porte di Napoli in conseguenza al matrimonio tra la casata dei Borbone e quella dei Lorena-Asburgo.

La neo regina borbonica pare non volle separarsi né dei suoi “monsieur” (cuochi di alto rango a cui si era soliti affidare il servizio cucina in Francia) né tantomeno delle loro prelibatezze. Fu così che i napoletani fecero la conoscenza di quel piatto, trovandolo evidentemente non abbastanza saporito, e decisero di farci quelle due aggiunte che lo hanno reso il piatto che oggi noi tutti conosciamo e amiamo.

L’influenza francese fu tale sul popolo partenopeo che, nel giro di pochi decenni, non solo il Gateau, che fu trasformato in Gattò, ma anche altri moltissimi piatti tradizionali locali assunsero denominazioni francesi: piatti come il supplì, il ragù e la pasta al gratin ne sono esempi lampanti.

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