Coniglio ripieno con salsiccia e carciofi

By Apicius International School of Hospitality

PORZIONI: 4 persone

CALORIE: 402 kcal per porzione

DIFFICOLTÀ: Facile

La versione senese di un piatto amato in tutto lo stivale

Il coniglio ripieno di per sé è un piatto che è amato e preparato in tutta Italia fin dal medioevo se non prima. Con mortadella, uova, spinaci, oppure perfino in porchetta, ovvero ricoperto di pancetta di maiale, ogni regione, se non addirittura ogni paesino, ha la propria versione del coniglio ripieno.

Anche la Toscana non fa eccezione; qui le varianti sono tante quante le città che compongono il territorio. Quella che preparemo noi, il cui ripieno è preparato con la salsiccia e i carciofi, è la versione senese di questo piatto tanto storico quanto apprezzato. Abbiamo scelto questa perché riteniamo sia la versione in cui, più di tutte, ogni elemento si sposa magnificamente con l’altro, in una comunione di sapori unici e nostrani che ci portano indietro nel tempo a ere lontane.

Preparazione: 40 min

Cottura: 40 ± min

Tempo totale: 1h 20 min

Ingredienti

1,5 Kg / Coniglio disossato
3 / Salsicce
4 / Patate
400 gr / Carciofi (5 o 6)
1 / Ciocca di aglio (6 spicchi)
q.b. / Sale fino
q.b. / Pepe nero
q.b. / Timo e Nipitella
q.b. / Olio evo
q.b. / Spago da cucina

Procedimento

  1. Per prima cosa va preparato il rotolo di coniglio. Quindi prendete la carne disossata e adagiatela su un tagliere o su un foglio di carta forno. Poi prendete le salsicce, spellatele e schiacciatele lungo tutto il coniglio aiutandovi con le mani o con un mestolo da cucina.
  2. Prendete poi tre dei sei carciofi, puliteli delle foglie più esterne e tagliateli per lungo. A questo punto adagiateli sulla salsiccia avendo cura di disporli più o meno al centro del dorso del coniglio, nel senso della lunghezza. Infine, unite anche i 3 spicchi d’aglio, poi aggiungete il timo e la nipitella, salate, pepate e arrotolate il tutto chiudendolo con dello spago da cucina.
  3. Adesso tagliate le patate a fette poi pulite e tagliate anche i restanti tre carciofi e tre spicchi d’aglio. Prendete quindi una pirofila da forno bella capiente e adagiatevi sul fondo le verdure appena tagliate, poi cospargete di olio extravergine di oliva, sale, pepe, nipitella e timo e mescolate bene aiutandovi con le mani.
  4. Appoggiate il coniglio arrotolato sulle patate, irrorate nuovamente con olio extravergine di oliva e cuocete, per circa venti minuti, a forno preriscaldato statico a 200°. Trascorsa questa prima parte, togliete la pirofila, ruotare il rotolo di coniglio sottosopra senza toccare le patate e carciofi sottostanti e infornate nuovamente per altri venti minuti circa.
  5. Attendete che la crosta si sia ben dorata (segno che la carne ha raggiunto la cottura giusta) poi estraete dal forno e tagliate il rotolo a fette spesse almeno 1,5 cm aiutandovi con un coltello ben affilato. Disponetele quindi su un bel vassoio, guarnite magari con un tocco di aceto balsamico e servite ben caldo. Buon appetito!

Lo sapevi che..

Il coniglio è un animale il cui nome ha origini nobili. Pare, infatti, fu Catullo a identificarlo come “cuniculus” proprio a causa dell’abitudine dell’anima di scavare cunicoli, appunto, per creare la tana in cui rifugiarsi. Il fatto che sia stato il poeta romano a dargli il nome che porta tutt’oggi ci permette di capire un’altra cosa importante: questo animale non solo era conosciuto ma anche preparato e mangiato fin dai tempi dell’Impero Romano: è infatti in quest’epoca che si diffonde, dall’Africa, la pratica di allevare tali animali. Per molto tempo è stata considerata una carne di seconda scelta e veniva perfino regalata (invece che venduta) a chi acquistava ingenti quantità di altri tipi di carne. È per questo che col tempo la carne di coniglio è diventato ingrediente elementare di tutta la cucina popolare italiana, arrivando ad essere preparata nelle infinite e più varianti che conosciamo oggi.

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