Pasta e ceci

PORZIONI: 4 persone

CALORIE: 330 kcal per porzione

DIFFICOLTÀ: Facile

La ricetta epiteto della capitale

Piatto povero ma molto nutriente, perché ricco di proteine proprio grazie al tipico legume, la pasta e ceci è un primo piatto estremamente comune in tutta l’Italia centro-meridionale. Campania, puglia, sicilia, ma anche lazio, umbria e toscana: ogni regione produce una variante di questa pietanza estremamente squisita.

A Roma, ad esempio, la pasta e ceci viene tradizionalmente preparata con la pasta di grano duro, più specificatamente con i ditalini, tipologia usata comunemente per le minestre. È così che la preparano ed è così che la prepareremo anche noi, come tributo alla nostra bellissima capitale.

A prescindere dalla versione, va ricordato che la pasta e ceci non solo rimane comunque una specialità tutta italiana, ma che è tipicamente invernale, dal momento che, come pietanza, sta a metà strada tra una pasta e una zuppa. Inoltre, grazie all’elevato contenuto proteico dei suoi ingredienti, questo piatto è in grado di rinvigorire anche il fisico, oltre alle papille gustative. Un motivo in più per cucinarlo.

Preparazione: 20 min

Cottura: 40min

Tempo totale: 1h

Ingredienti

400 gr / Ceci precotti (oppure 300 gr di secchi)
200 gr / Ditalini (o altra pasta di grano duro corta)
200 gr / Passata di pomodoro
1 lt / Brodo vegetale
2 / Spicchi d’aglio
1 / cipolla dorata
1 / Rametto di rosmarino
q.b. / Sale
q.b. / Pepe Nero
q.b. / Olio evo

Procedimento

  1. Prima di tutto accendete dotatevi di una pentola e mettete il brodo a bollire. Se volete farlo da soli vi serviranno una carota, una cipolla e una costa di sedano; altrimenti potrete usare quelli pronti che si trovano tranquillamente in commercio.
  2. Dopodiché sbucciate e tagliate la cipolla, poi pelate l’aglio ma, invece di tagliarlo, schiacciatelo. Prendete quindi un’altra pentola abbastanza capiente, mettetela su un fuoco dolce e versate prima l’olio e poi, dopo giusto un paio di minuti, anche l’aglio schiacciato e la cipolla.
  3. Fate rosolare a fuoco lento per circa cinque minuti, il tempo di far appassire la cipolla, poi aggiungete i ceci precotti scolati ma ricordando di salvaguardarne una piccola parte per dopo. Nel caso voleste usare i ceci secchi, il tempo di preparazione della ricetta si allungherebbe di non poco, dal momento che il legume, quando secco, deve stare almeno 12 ore a bagno prima di essere cucinato.
  4. Fate saltare i ceci a fuoco dolce, poi aggiungete un po’ del brodo vegetale che ormai starà sobbollendo e fate continuare la cottura per altri cinque minuti, dopodiché aggiungete il pomodoro. Mescolate e lasciate andare a fuoco lento per qualche minuto.
  5. Adesso riprendete in mano i ceci che avete messo da parte e frullateli. Appena otterrete una crema abbastanza omogenea versatela nel composto in cottura seguita dalla pasta (ditalini o altra pasta corta di grano duro), dal rametto di rosmarino e, giusto dopo aver mescolato un po’, anche dal brodo vegetale, aggiungendolo a poco a poco come fosse un risotto.
  6. Aggiustate di sale e lasciate cuocere per il tempo di cottura della pasta che avete scelto, assicurandovi di chiudere bene il coperchio della pentola. Da servire calda, condita con un filo d’olio extravergine di oliva e con una generosa spolverata di pepe nero. Buon appetito!

Lo sapevi che..

La paternità delle origini di questo piatto è contesa tra tutte le regioni del centro-sud Italia, e questo perché sono talmente antiche che in realtà nessuno sa in quale regione la pasta e ceci sia stata realizzata per la prima volta. L’opzione più probabile è che sia stato importato da oriente dagli antichi romani, dal momento che perfino il poeta latino Orazio lo cita nelle sue Satire, un componimento che va dal commiato a riflessioni sull’avarizia e incontentabilità umana che scrisse al 35 a.C. Tra l’altro la citazione del poeta usa il termine Lagane, lo stesso usato dai lucani, e ne conferma, così, quantomeno la paternità meridionale.

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